domingo, 31 de julio de 2016




PROPRIEDADES Y BENEFICIOS DEL NOPAL




PROPRIETÁ SPIRULINA: L'ALGA CHE PREVIENE E CURA IL CANCRO

La Natura può dotarci di ottimi strumenti per combattere il cancro, ma, come tutte le cose, sta a noi utilizzarle. Parliamo della spirulina, un’alga dalle fantastiche proprietà, che in Giappone viene utilizzata da secoli per uso terapeutico. Tuttavia questa pianta, che cresce nei laghi, non è ancora mainstream in Occidente, sebbene in America si stia iniziando a coltivarla e i ricercatori stiano iniziando a prendere in considerazione la sua capacità di combattere i tumori. La spirulina si trova più che altro nelle acque dolci, in particolare in zone tropicali e subtropicali in quanto quest’alga trae vantaggio dal pH idrico alcalino delle acque di queste aree.

Proprietà spirulina: un fitonutriente che combatte il cancro
Il colore tra il blu e il verde della spirulina è più di una semplice facciata, infatti questa è anche la fonte delle sue proprietà anticancro. Paul Pitchford in Healing with Whole Foods scrive: “Nell’area della prevenzione è importante notare che la spirulina è un’ottima fonte del pigmento blu della ficocianina“, una biliproteina che impedisce la formazione delle cellule cancerose.
Nella spirulina è contenuto il calcio spirulano che pare abbia delle proprietà antivirali e anticancro: per questo motivo quest’alga è stata utilizzata per curare i bambini malati di cancro, che erano stati vittime dell’incidente nucleare di Chernobyl. Per il momento, però, non ci sono conclusioni certe.
Questa pianta si può trovare in forme diverse: o insieme da altri cibi, o sotto forma di polvere, tavolette o capsule in gel.
Il modo più semplice per utilizzare la spirulina è assumere le compresse, che non devono contenere eccipienti ma soltanto spirulina pura al 100%.
Oltre alla lotta contro il cancro, quest’alga dalle proprietà benefiche può essere anche utilizzata nelle diete dimagranti: la fenilalanina che in essa è contenuta è in grado di agire sul centro nervoso dell’appetito riducendo gli stimoli della fame e determinando una sensazione di sazietà. In tal caso si consiglia di assumerla 30 minuti prima dei pasti.
E la spirulina è importante per gli sportivi in quanto “risulta particolarmente utile nella supplementazione fitonutrizionale dello sportivo, garantendo lo specifico apporto di vitamine ergogeniche, minerali favorenti il metabolismo energetico“, spiega il sito Inerboristeria.com.

Fonte: http://www.lafucina.it/2014/11/17/proprieta-spirulina-lalga-previene-cura-cancro/



8 ALIMENTOS QUE CONSUMES QUE ESTÁN PROHIBIDOS EN OTROS PAISES




SINTOMI E RIMEDI PER IL SISTEMA LINFATICO PIGRO E INTASATO

Il sistema linfatico è un sistema circolatorio vitale basato su una complessa rete di nodi, dotti e ghiandole come il timo, la milza e le tonsille. E’ un sistema pieno di liquido, necessario per

lavare e pulire le nostre cellule
eliminare gli scarti cellulari
trasportare il sistema immunitario dove c’è bisogno
drena le endotossine e i virus e cellule morte verso gli organi escretori affinché vengano espulsi dal corpo
provvede anche a tutte le tossine che vengono da fonti esterne (cibo sbagliato, farmaci e inquinamento ambientale)
Il sistema linfatico è importante anche per purificare il sangue, attraverso la più grande massa di tessuto linfatico presente nel corpo: la milza; essa è specializzata nel distruggere i globuli rossi logori e nella gestione del delicato equilibrio tra i globuli rossi e quelli bianchi. Il rinnovamento del sangue si gioca infatti tra la milza e il cuore.

Se fino a oggi l’attenzione della medicina era stata catturata dal sistema vascolare del sangue, oggi sempre più studi mostrano quanto sia importante un sistema linfatico sano per prevenire le malattie e soprattutto per guarire.

Stare seduti tutto il giorno, mangiare cibi troppo salati (patatine, salumi, frutta secca, ecc), non bere 2 litri d’acqua al giorno, indossare indumenti stretti sono i comportamenti molto diffusi che bloccano il sistema linfatico.

Il sistema linfatico si può paragonare ad un canale di scolo. Quando c’è un’ostruzione in uno dei tubi di casa, dal lavandino si percepisce un odore sgradevole. Qui l’accumulo di particelle come capelli e cibo diventano terreno fertile per i batteri. Per questo, è buona abitudine mantenere le tubature regolarmente pulite. Lo stesso si dovrebbe fare con il sistema linfatico.

Un sistema linfatico congestionato può portare a gravi malattie perché il sistema immunitario non può funzionare correttamente e quindi virus, batteri e cellule cancerogene prendono il sopravvento. Un ostacolo lungo gli “scarichi” linfatici può portare ad un accumulo di queste sostanze dannose e l’insorgenza di sintomi fastidiosi. Se questi sintomi non vengono compresi possono sorgere malattie gravi.

18 Sintomi di un Sistema Linfatico pigro e intasato
E’ molto comune avere un sistema linfatico non funzionante e infatti è una delle principali cause di malattia, perché appunto il sistema immunitario non arriva dove dovrebbe e gli scarti e tossine non vengono espulsi dal corpo. Ecc i principali sintomi che indicando che il tuo sistema funzionante va ripulito:

Sovrappeso
Cellulite
Depositi di grasso
Ritenzione idrica
Edemi
Fatica cronica, sclerosi multipla, fibromialgia, lupus o altre malattie croniche del sistema immunitario
Cisti e noduli
Cambiamento di peso veloce con le diete
Gonfiore addominale
Borse sotto gli occhi
Tosse secca con emissione di muco giallastro e vischioso
Stitichezza
Infiammazioni e/o reumatismi
Dolori e disagi indefiniti
Stanchezza diffusa
Disturbi alla pelle (eczema, psoriasi, macchie)
Mal di testa
Estremità fredde (mani e piedi)

10 Rimedi Naturali per Attivare e Ripulire il Sistema Linfatico

Attività fisica. Le contrazioni e distensioni muscolari stimolano il flusso della linfa che quindi evita di ristagnare portando tutte le tossine negli organi addetti al loro smaltimento. Una camminata di almeno 40 minuti per 3 volte alla settimana sono una soluzione ottimale. Per chi proprio non riesce a muoversi c’è una soluzione casalinga e anche piacevole: ovvero usare un mini-trampolino molleggiante per saltare diventato famoso proprio per la sua efficacia nel stimolare il flusso linfatico e quindi la depurazione del corpo: basta saltare per 10-15 minuti ogni giorno al chiuso o all’aperto e la forza di gravità stimolerà la linfa. Un esercizio analogo leggermente più impegnativo è saltare con la corda.

Bere tanta acqua. Se bevi una quantità giornaliera di acqua insufficiente, le funzioni del tuo sistema linfatico rallenteranno dato che i fluidi non possono scorrere in maniera corretta senza abbastanza acqua.

Non indossare indumenti stretti. I reggiseni con il ferretto, ad esempio, spesso restringono inutilmente i vasi linfatici e aumentano il rischio di cancro al seno infatti attorno alla regione toracica i linfonodi sono altamente concentrati, per drenare il fluido dal petto, dalle braccia e dal petto. Evita analogamente biancheria, calzini, maglie e pantaloni che stringono i tessuti.

Dieta sana. Consumare zucchero e farine raffinate crea muco nell’organismo e quindi rallenta il flusso della linfa. E’ necessaria una dieta ricca di antiossidanti e grassi sani, di frutta e verdura ricche di enzimi e clorofilla che contribuiscono a purificare il sangue e la linfa.

Echinacea (Echinacea purpurea). Non solo l’echinacea è un erba
che rafforza il sistema immunitario, ma si combina bene con l’astragalo diminuendo congestioni e gonfiori nel sistema linfatico. Si può fare un decotto con 2 cucchiaini di echinacea secca per ogni tazza di acqua. La si porta ad ebollizione e sobbollire per 15 minuti. Se ne beve 1 tazza, tre volte al giorno. Oppure 1 cucchiaino di tintura tre volte al giorno.

Astragalo (Astragalus membranaceus). I cinesi hanno usato l’astragalo, che chiamano Huang Qi, per più di 2.000 anni. “Huang Qi” significa “che rinforza la forza vitale.” Oltre a rafforzare la forza vitale, l’astragalo è un ottimo detergente del sistema linfatico. Insieme all’echinacea, riduce la congestione del sistema e il gonfiore del corpo. L’astragalo è principalmente disponibile come una tintura, o in forma di capsule o compresse. Seguire la dose riportata sulla confezione.

Attaccavesti (Galium aparine). Conosciuto principalmente come detergente del sangue e delle vie urinarie, l’attaccavesti migliora anche le funzioni del sistema linfatico e riduce la congestione e infiammazione nei tessuti. Questa erba migliora la capacità del sistema linfatico nell’affrontare le tossine. Per la tisana di attaccavesti metti 2-3 cucchiaini di erba essiccata (steli e foglie piccole) per ogni tazza di acqua. Bevine 1 tazza tre volte al giorno. In alternativa, utilizza da 1/2 a 1 cucchiaino di tintura di attaccavesti tre volte al giorno. Evita di utilizzarlo se hai il diabete o tendenza al diabete.

Goldenseal (Hydrastis canadensis). Oltre ad avere proprietà antinfiammatorie, la goldenseal incrementa la pulizia linfatica. Utilizzane da 1/2 a 1 cucchiaino di erba essiccata per farne una tazza di infuso. Bevine 3 tazze al giorno o prendine da 1/2 a 1 cucchiaino di tintura tre volte al giorno. In particolare la Goldenseal, un’erba nativa americana usata dagli Indiani, è efficace ne casi di stitichezza cronica.

Baptisia tinctoria. Quest’erba distrugge diversi microrganismi “patogeni” nel corpo e pulisce il sistema linfatico, migliora il flusso della linfa e riduce il gonfiore dei linfonodi. Si può fare un decotto con 1/3 di cucchiaino di radice essiccata per ogni tazza d’acqua. Sobbollire per 15 minuti e bere 1 tazza tre volte al giorno. Oppure prendere da 1/4 a 1/2 cucchiaino di tintura tre volte al giorno. Non va presa in gravidanza o durante il periodo dell’allattamento.

Massaggio linfodrenante. Il massaggio linfodrenante è una
particolare tipologia di massaggio che permette di migliorare il fluire della linfa nel corpo e di aiutarlo a liberarsi dalle tossine. I massaggi linfatici migliorano la funzione immunitaria e alleviano i sintomi di dolore e stanchezza cronica. Il massaggio del tessuto connettivo promuove il flusso e il drenaggio della linfa attraverso il corpo. I pazienti a cui è stato diagnosticato il cancro e coloro che stanno seguendo un trattamento chemioterapico, possono trovare grande giovamento dal massaggio linfatico. Alcuni studi hanno dimostrato che un massaggio leggero più rimettere in circolazione fino al 78% della linfa bloccata.

FONTE: Riccardo Lautizi http://www.dionidream.com/



LA FRUTA QUE CURA EL CANCER Y ES 10.000 VECES MÁS FUERTE QUE UNA QUÍMIOTERAPIA




VITA EMOTIVA E INTESTINO: ECCO IL NOSTRO SECONDO CERVELLO.

Vita emotiva e intestino … due aspetti che, se ad un primo sguardo sembrerebbero essere così lontani tra loro, in realtà sono strettamente interconnessi.

Pur sembrando strano, molti studi scientifici sottolineano come la pancia (intestino) e la nostra psiche (cervello) sia strettamente legate in quanto proprio la composizione della nostra flora intestinale ha una notevole influenza sulla nostra vita emotiva.

L’intestino, difatti, è il nostro secondo cervello.

Il primo studioso che approfondi tale argomento fù M.D. Gershon della Colunbia University Medical Center. Egli affermava, in base ai suoi studi scientifici, che nel nostro organismo fossero presenti ben due cervelli: il primo, quello maggiormente “conosciuto” che risiede appunto nella scatola cranica; il secondo, invece, ai più sconosciuto in quanto tale, era proprio il nostro intestino.

Un intestino intelligente! Un secondo cervello in grado di metabolizzare sensazioni ed emozioni, smistare informazioni relative ai nostri vissuti emotivi.

Dopo Gershon mi piace citare un secondo autore molto importante in tale ambito.

Bischogg, direttore dell’Istituto di Medicina dell’Alimentazione presso l’Hohenheim Univeristy a Stoccarda, afferma “Studi sempre più numerosi indicano che la composizione della flora intestinale ha effetti sull’intero organismo, anche sul cervello“.

L’intestino è come un secondo cervello; difatti, nella parete intestinale sono insediate almeno cento milioni di cellule nervose ed i messaggeri chimici con cui comunicano tra loro i neuroni dell’intestino sono gli stessi che si trovano nel cervello.

Tra vita emotiva ed intestino vi è un forte legame, in quanto non solo il cervello invia segnali all’intestino, ma anche questo ultimo manda informazioni al sistema limbico, luogo dell’elaborazione delle emozioni.

Ecco perchè, quindi, il nostro secondo cervello – intestino – ed il suo benessere è poi utile e funzionale anche il per il nostro benessere psicologico ed emotivo.

FONTE: http://www.psicologicamenteok.com/



PATÉ VEGANO BAJO EN GRASAS

Este paté vegano bajo en grasa es mi paté preferido hasta la fecha. ¡Está listo en menos de 5 minutos! Me encanta tomarlo sobre rodajas de calabacín crudo.

¡Ya estamos aquí de nuevo! Perdonad la ausencia, pero la semana que viene nos vamos a Alemania y tenemos mil cosas que hacer antes de irnos. A partir de esta semana esperamos que la cosa se normalice o al menos que no estemos tan perdidos. 😅

Los patés siempre tienen mucho éxito y a nosotros nos encantan porque son fáciles de preparar y están taaaaaan ricos. Son perfectos para desayunar, como snack o para bocadillos. Tenemos varias recetas en el blog pero son altas en grasa, pero esta receta es perfecta y es mi paté preferido hasta el momento.

Nosotros no tomamos soja a todas horas, pero tampoco la evitamos, hay épocas que a lo mejor la tomamos una o dos veces a la semana y otras que a lo mejor una en un mes. Lo que intentamos en la medida de lo posible es que sean alimentos lo más naturales posible y que no estén demasiado procesados. También es importante usar soja que no sea transgénica y si os lo podéis permitir, mejor aún si es ecológica.

A mi me gusta tomar este paté con algún pan sin gluten como el que podéis ver en la foto o en rodajas finas de calabacín, puede sonar raro pero está riquísimo y es muy sano, probadlo y ya me contaréis, aunque sirve cualquier otra verdura cruda. 😋

PREP 5 minutos
COCCIÓN TOTAL 5 minutos
INGREDIENTES
1 zanahoria
225 g de tofu firme (1/2 libra)
1 cucharadita de ajo en polvo
1 cucharadita de pimentón dulce
4 cucharadas de levadura nutricional o de cerveza
2 cucharadas de salsa de soja o tamari
2 cucharadas de zumo de limón
2 cucharadas de tahini (opcional)

INSTRUCCIONES
Lava la zanahoria, trocéala y échala en un procesador de alimento o en una batidora y bate durante unos segundos. Si la zanahoria es ecológica no hace falta que la peles, si no, lo ideal es que lo hagas.
Añade el tofu y vuelve a batir hasta que se forme una pasta.
Echa el resto de ingredientes y bate hasta que todos los ingredientes estén bien integrados. Si está demasiado denso, echa un poquito de agua.
Conserva el paté en la nevera.

FUENTE: http://danzadefogones.com/



GALLETTE DI CEREALI (RISO, MAIS ECC..) FATTE IN CASA: 5 RICETTE PER TUTTI I GUSTI

Le gallette di mais o di riso, oppure a base di altre farine e ingredienti, possono essere facilmente preparate in casa.
In questo modo si potrà ottenere in poco tempo un prodotto ricco di sapore, da personalizzare con delle spezie o con delle erbe aromatiche a seconda dei propri gusti, senza la necessità di acquistare gallette già pronte. Le gallette preparate in casa hanno il vantaggio di poter essere conservate per qualche giorno in un contenitore ermetico di vetro o di metallo adatto per gli alimenti. Vi proponiamo cinque ricette di gallette fatte in casa tutte da sperimentare.

1) Gallette di riso
Le più classiche, rigorosamente gluten free sono un'alternativa sana al pane.

Ingredienti:
200 grammi di farina di riso
150 grammi di farina di mais
3 cucchiai d'olio extravergine d'oliva o di sesamo
1 bicchiere di latte vegetale (di riso o di soia)
1 cucchiaino di sale fino integrale
100 grammi di malto di riso o di mais

Per la preparazione di queste gallette di riso è necessario tostare in precedenza le due farine in padella, fino a doratura. Le farina dovranno essere mescolate a mano agli altri ingredienti, unendo a poco a poco ad esse il latte vegetale prescelto. Una volta formato un impasto liscio ed omogeneo, lasciatelo riposare per mezz'ora a temperatura ambiente. Quindi stendetelo con il matterello e ricavate dei dischi con l'aiuto di un bicchiere, di cui inumidire il bordo per facilitare l'operazione. Cuocete le gallette su di una teglia rivestita con carta da forno a 180°C per 15-20 minuti.

2) Gallette di mais
250 grammi di farina di grano tenero tipo 0
150 grammi di farina di mais bianca o gialla di tipo fioretto
3 cucchiai di olio di sesamo
1 cucchiaio di semi di finocchio
1 bustina di lievito in polvere
1 pizzico di cannella in polvere
1 pizzico di cumino in polvere
1 pizzico di sale fino integrale
1 uovo
Acqua

Per la preparazione delle gallette di mais versate le farine all'interno di una ciotola ed unite ad esse il lievito in polvere, il cumino, la cannella e un pizzico di sale. Mescolate il tutto con un cucchiaio ed iniziate ad impastare con le mani dopo aver aggiunto l'uovo e l'olio di sesamo. Versate acqua a poco a poco in modo tale da ottenere un impasto omogeneo. E' preferibile lasciare riposare il composto per trenta minuti per facilitare la fase successiva. Esso dovrà infatti essere steso con un matterello, formando una sfoglia dello spessore di mezzo centimetro. Ritagliate le gallette con l'aiuto di un bicchiere o di una formina rotonda per biscotti. Cospargetele con i semi di finocchio, premendo leggermente sulla loro superficie. Cuocete in forno a 180°C per circa 20 minuti.

3) Gallette di avena
100 grammi di farina d'avena
100 grammi di fecola di patate
20 grammi di farina di mandorle
½ cucchiaino di sale fino integrale
50 grammi di burro vegetale
4 cucchiai d'acqua

In una ciotola unite la farina d'avena, la fecola di patate, la farina di mandorle e il sale. Mescolate con un cucchiaio. Aggiungete il burro vegetale e lavorate gli ingredienti con uno sbattitore elettrico o con un mixer da cucina. Versate l'acqua e amalgamate ancora per un minuto. Con l'aiuto delle mani formate una palla liscia ed omogenea con l'impasto. Su di un tagliere cosparso leggermente di fecola di patate dividete l'impasto in due parti. Stendete l'impasto con il matterello in strati sottili, una parte alla volta. Ritagliate le gallette con l'aiuto del bordo del bicchiere inumidito. Cuocete su di una teglia ricoperta di carta da forno a 200°C per circa 15 minuti, o fino a doratura.

4) Gallette di riso all'alga nori
200 grammi di farina di riso
235 grammi di acqua bollente
2 cucchiaini di lievito in polvere
1 cucchiaio d'olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino d'olio di sesamo
½ cucchiaino di sale fino integrale
1 foglio di alga nori spezzettata

Per la preparazione della gallette di riso all'alga nori versate la farina in una ciotola insieme al sale ed al lievito e mescolate con un cucchiaio. Aggiungete l'acqua bollente e continuate a mescolare fino alla formazione di un impasto omogeneo. Lasciate raffreddare l'impasto, aggiungete l'olio extravergine e l'olio di sesamo e impastate per tre minuti. Quindi unite l'alga nori ed impastate per un altro minuto. Dividete l'impasto in piccole palline e stendetele con il matterello formando dei dischi sottili. Disponeteli in una teglia ricoperta con carta da forno e cuoceteli per 5 minuti nel forno preriscaldato a 180°C e per altri 3-5 minuti, o fino a doratura, innalzando la temperatura a 220°C. Sfornate, lasciate raffreddare e servite.

5) Gallette di quinoa, mela e cannella
100 grammi di quinoa
250 millilitri d'acqua
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 mela a cubetti
2 cucchiai d'olio
1 uovo

Per la preparazione delle gallette di quinoa portate ad ebollizione in un pentolino l'acqua, a cui avrete già unito la quinoa, la mela e la cannella. Abbassate la fiamma e lasciate cuocere con il coperchio per 15 minuti. Lasciate cuocere per altri 5 minuti senza coperchio, fino a quando l'acqua non si sarà completamente assorbita.

Trasferite il composto in una ciotola, lasciatelo raffreddare e riponetelo in frigorifero per una notte. In seguito aggiungete un uovo e mescolate bene. Riscaldate una padella con un cucchiaio d'olio. Versate il composto in padella formando dei dischi appiattiti con il cucchiaio. Cuocete per 1 o 2 minuti ogni galletta, quindi giratela dall'altro lato. Aggiungete nuovo olio e continuate la preparazione con il resto dell'impasto. Otterrete circa 12 gallette di quinoa piccole.

FONTE: Marta Albè http://www.greenme.it/
foto: saveur.com